Di quale amore vorresti parlare,
di quale tramonto,
di quale viale…
Di quale luna che illumina il sentiero
tra le fronde innevate degli alberi di Natale…
È un pacchetto regalo
di parole fruste ed abusate
succhiate tra i denti e ruminate,
prima d’essere sputate in faccia
al sorriso cieco dell’amante,
che ancora s’illude d’assaporarne
Il primitivo gusto,
appetitoso, morbido, fragrante.
È solo il rigurgito acido di un pasto rancido
scodellato di malavoglia nella ciotola del cane,
il rantolo di una bugia fessa e biascicata,
scartocciata tra gli avanzi ammuffiti di un pranzo
malinconicamente consumato
nella squallida mensa del dopolavoro,
lungo la ferrovia.
Alle donne che si ostinano a vivere nel regno degli gnomi e delle fate: aprire gli occhi è doloroso, ma spesso terapeutico…
Impossibile non amare… l’amore è la nostra vita … la vera lirica ragione per un vissuto
d’essere per forza! Se no viene meno lo scopo di esistere di rispondere a chi ci pare diffondendo il nostro sentimento con l’intensità delle emozioni. A ragion veduta….
tu carissima sei onda marina mia in un mare, di eventi sempre mosso, d’amore…. perchè di cuore armi l’anima con la poesia d’intenti a vivere con il corpo l’intenso amore.
Attori ovunque
relativamente abili
credono di rubare
quello che e’ gia’ DONO!
Il non capire questo
li fa ladri
di ..plastica
inconsapevoli
del loro nulla.
Ormai non ci si illude più di ascoltare parole profonde e valide d’amore, abituati a discorsi inutili e insinceri che si perdono nel nulla…..
Poesia condivisa e apprezzata