La memoria dell’acqua
portava con sé il disordine
di questi pensieri sciolti,
disgregati, senza più orizzonte
disegnato perché lo sguardo
potesse cogliere la differenza
tra il nero degli abissi e il volo.
Nel profilo di un cristallo inciso
da un la del diapason
si scolpisce l’armonia
che ricompone il pianto
in silenziosa quiete.
Sarà breve il passaggio
dal mio respiro al nulla.
Il Dr. Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, ha messo a punto una tecnica per esaminare al microscopio e fotografare i cristalli che si formano durante il congelamento di diversi tipi d’acqua.
Esponendo quest’acqua alle vibrazioni della musica, di parole, sia scritte che dette, e anche dei pensieri, ha dimostrato che i cristalli dell’acqua trattata mutano di struttura, inviando dei messaggi.
Davvero originali e profondi i tuoi versi del pensiero, che non si possono non apprezzare…
Buona domenica cara Marina!