Tendo la mano per te,
che muto stai in disperata attesa,
le dita tremanti di rabbia e di dolore
protese ad accompagnare parole
pregne d’orgoglio e d’ira che tu
non potresti dire.
Non mendico ciò che fu rubato,
la vita,
ma pretendo la restituzione dei sogni,
i tuoi,
da porgere fra le mani tue,
pallide,
che nel buio cercano le mie,
invocando la misericordia
che ha smarrito la strada
e non ti accoglie nella sua casa.