Impugnerò il pennello
intinto nei tuoi pensieri
spalmati di miele,
fragranti di resina e di trementina,
che dell’inverno colgono
il tepore di una cuccia
e non il brivido di una pioggia
incapace di tramutarsi in neve.
Dipingerò un amore silenzioso,
che si nutre della nostra malinconia,
che si disseta con un bacio appena sognato,
mentre la vita continua a tessere senza fretta
il suo mantello dalla ruvida trama,
che non può riscaldare e non risana.