Scriverò di te
Quando sarai lontano
per sciogliere quel grumo
di lacrime e sangue
impastato al fango di mille parole
scoccate con cura
contro un amore segnato
dai lividi della rabbia e del silenzio,
senza la tregua di un’assenza
dall’orrido sguardo
che gli occhi non possono trattenere.
Sarà forse il tempo dell’addio,
che arriverà correndo a perdifiato
tra il frumento in attesa della mietitura
e avrà il sorriso stupito
di un bimbo davanti alle vetrine,
ma laverò il viso
ed entrerò nella stanza dove riposi
con un mazzo di fiordalisi tra le mani.
A te, perché non te l’ho mai detto…