Orgoglio e superbia

E ancora una volta vengo a te
con le labbra gonfie d’orgoglio e
di superbia,
che il tempo ha screpolato
piegandole nell’amara smorfia
della rabbia e del dolore.

Ti parlo e non ti credo
o forse non so ascoltarti
mentre inutilmente provi
a convincermi che mi ami,
ma io sono come la sabbia del deserto
in balia del vento,
non trovo pace perché non ho rifugio
in cui anelare di deporre
i miei pensieri stanchi,
ché la sete della battaglia
non si placa
e l’arsura si fa mortale,
quando anche la lacrima
congela una voglia di resa
cui non s’abbandona l’anima mia
perduta.

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2 Responses to Orgoglio e superbia

  1. giampiero iezzi says:

    Passa da me, anche se io nel male imposto vivo,Marina sei il fermento della felicità!!! che io con un Ti Amo lo rendo Amore a te con un bacio per un sorriso del tuo volto per scaldare il cuore mio

  2. silvia de angelis says:

    Un carattere che non si piega all’andirivieni dell’amore, sempre così variabile nel
    suo soffondere attimi gioiosi, interrotti improvvisamente da inaspettati rovesci che
    modificano la traiettoria d’un sentimento profondo….
    Lirica molto apprezzata

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