Senza respiro, né alito di vento
si consuma il tempo dell’attesa
in sospensione tra il vuoto di memoria
e l’impossibilità del sonno,
tessitore di sogni e d’illusioni.
Nel silenzio di queste mura lattiginose e vuote
ferite dalla fessura di una finestra aperta per dispetto
la morte dalle braccia livide
gioca a rimpiattino con l’ombra della vita,
che lentamente si disperde
tra il fumo di una sigaretta
e la foschia di un altro autunno.
Quando il dolore si trasforma in poesia che lascia segni indelebili nell’anima di chi lo vive… e coinvolge profondamente i sentimenti del lettore.
Ti abbraccio.
Che la dolcezza torni regina nel tuo cuore il mio sorriso pronto è a rianimare gioia
nella tua anima…. per nuovi attimi che Dio voglia farci assaporare ancora….. intenso pensiero dal tuo alunno maturo…. Signora Maestra di vita.
sempre più incisiva e profonda… cià***