Non esiste il tempo futuro
in questo continuum che dilaga
e si dilata all’infinito tra presente e passato,
ma non ha nuove prospettive
per descrivere un’impossibile risalita
verso una coniugazione della vita
ormai preclusa a chi ha stravolto
il senso della coscienza,
rivolgendo verso un idioma impronunciabile
tutte le aspettative di trasmissione,
senza trovare interlocutori con cui scambiare sentimenti
inesorabilmente destinati a diventare
lingua morta e dimenticata.
“Dama dal cappello bianco” – Collezione privata