Solo pochi rintocchi
a scandire la mezzanotte…
L’orecchio teso allo squillo di un telefono,
al trillo di un campanello
che apre la porta alla gioia,
l’invito a una festa che si rinnova
soltanto nel dormiveglia confuso
tra la partitura dei ricordi
e le note di fine trasmissioni in tv.
Dove siete, fantasmi dei compleanni di ieri,
petali di una margherita sfogliata troppo in fretta,
abbandonati sul selciato sconnesso di un cortile
nell’aria umida di un altro novembre,
gonfia di pioggia e di silenzio…
Sono nata poco dopo la mezzanotte…
Un altro compleanno che giunge sulle ali dei ricordi, nell’incedere della nostalgia, dove l’unica convitata “di pietra” è la malinconia.
Il mio sincero augurio, cara Marina, te lo invio attraverso un verso del grande De Andrè:
“Rifioriranno le gioie passate col vento caldo dell’estate” (Inverno).
Un caro saluto