Cosa mi resterà di te
dopo che il velo del buio
ti avrà coperto lo sguardo sbigottito
rivolto ad un cielo informe ed incolore
verso il quale rivolgi le dita disarticolate
che più non riconoscono la geometrica simmetria
dei nostri corpi avvinti nel respiro dell’amore?
Mi guardo intorno e non trovo abbastanza coraggio
per ricucire quei pochi brandelli di gioia
orfani di te e di me,
gettati nella pozzanghera dell’orgoglio,
che s’aggirano smarriti ai bordi della strada
in cerca di un passaggio per fuggire via.
Ti resteranno i ricordi gioiosi … quelli che – per orgoglio – erano stati buttati in una pozzanghera.
Li tirerai fuori, li asciugherai e ti accompagneranno per sempre