Foto di Laura Monaco – Venezia, marzo 2012
Potessi trasformarmi in ombra
e lasciarmi assorbire dal muro assolato,
nel quale si specchia il ramo assetato
di quiete e di frescura,
in attesa della prima nuvola,
che cancelli il ciasmo insopportabile
di questo cielo che più non conserva
lo stupore del primo giorno di creazione.
Resterà abbandonata,
la casa che apre le sue finestre
sulle acque tranquille del porto
e tu non sarai lì a strapparmi dall’ombra
che mi cancella,
né potrai restituirmi ad una vita
che più non m’appartiene…
Il termine “ciasmo” è tipico del dialetto lombardo e indica un bagliore, un riflesso, soprattutto del sole sull’acqua, un falso chiarore che fa presagire l’arrivo di nuova pioggia…
Trapela una forte malinconia e inquietudine, da questi magnifici versi del profondo, ricchi di originali spunti ,che denotano la tua creatività artistica.
Un abbraccio forte cara Marina silvia
Io saro’ li!
Forse “trasparente” a te
che sfinita e senza voce
in un luogo neutro appari…
Piu’ veloce di un telegramma
il saluto di quattro pupille…
a dirsi poco e nulla
a dirsi poco e TUTTO!
P.S. IO SARO’ LI!
Laura