Più non rivedrai la neve,
che cancella dall’iride ogni colore
lasciando soltanto impalpabili sfumature
impresse nella lastra di una foto
d’altri tempi, stampata
nell’ombra di una stanza
silenziosa e oscura.
Nei miei occhi si nasconde
il ricordo della bocca tua
affamata e rossa
affondata nel gelo distillato
dal cielo infreddolito e bianco,
mentre avidamente beveva la vita
e ancora non sapeva dello sgomento
che attanaglia l’anima
quando il respiro scivola via
impercettibile e stanco
senza alcun fruscio che ne accompagni
il doloroso addio.
A te, che fosti i miei occhi e il mio respiro…