Il mio mondo
è confinato in una lacrima
di pioggia
che indugia tremante
sulla punta di una foglia
Fragile gelatina
scampata per caso
alla rabbia
di uno spietato cielo
riflette
dilata
deforma
fuggiaschi
silenti pensieri
in cerca di rifugio
dallo sgocciolìo
del pianto
Basterebbe
soltanto un sospiro
per farla staccare
dal gambo
L’osservo,
prolungando l’agonia
soltanto lo spazio
dell’estremo lampo
Poi
chiudo le labbra
inspiro
soffio
Quella indicibile sensibilità dell’anima che sgorga in una lacrima…capace di racchiudere
il mondo di un’anima, che fibrilla in un percorso esistenziale, ove la sofferenza sembra
avere un tracciato rilevante…