Fosti la prima
a scivolare
nello specchio del porto
quando ancora lo scirocco
non s’era vòlto in tramontana
Stupita e confusa
della tua agonia,
prematura sul tempo
che trascolora,
galleggiasti
lo spazio di un breve
stormir di foglie,
poi ti lasciasti inghiottire
nell’oblio di una dolce morte
che prima di virare al nero
trasfigurò in ramato oro.
quel volo prematuro che fa galleggiare dolcemente nell’aria, disegnando sinuosi concentrici e ondeggiamenti….ma non servono a presevare da una fine quasi immediata,
in un mutare di sfumate sembianze….