Il mattutino sferzar del vento
implacabile agita e schiuma l’onda
mentre lo sguardo immoto
vorrebbe librarsi oltre l’orizzonte
Livida luce rischiara il golfo
chiamando gabbiani in volo
a sfidar le correnti
che la tramontana ghiaccia
Scenderà l’ovatta
sui crinali cupi
dal trepidante cielo
di candide ali punteggiato
Il richiamo ascoltano
della mia voce
che nel gelo dell’inverno
con la loro si confonde
Uno sfondo dai toni malinconici, in una splendida lirica, ove il paesaggio fa da protagonista
ad un sentire dell’anima enigmatico…forse alla ricerca di nuove probabili interpretazioni di vita ove il cuore possa immagazzinare attimi d’intenso calore…