Già le stelle di Natale
accendono il viale d’intermittenti
sospiri rivolti ad occidente
in attesa dello smalto notturno
e delle sue voci.
Ascolto l’urlo del vento
che inganna il cielo foderandolo
di elettrici bagliori
e mi assopisco nello stupore di te,
che dilaghi allagando i miei sogni,
mentre l’ultima auto si allontana
nella sua scia di solitario canto.