Il tempo s’è scordato d’inseguire
il ticchettio delle lancette
e s’è fermato qui,
ad ascoltare il fruscio dei miei ricordi,
nella carta dorata dei regali di Natale.
C’erano l’albero con il puntale a stella,
gli angeli di cioccolato appesi ai rami,
i frollini cucinati con la mamma,
e la voce di papà, dietro la porta,
coi pacchetti nascosti sotto al paltò.
C’ero anch’io, ad osservarli tutti quanti
respirando la fragranza della resina
in attesa delle luci intermittenti,
allungando le dita per leccare i baffi
ad un omino di marzapane.
Passerà la notte e l’orologio
tornerà a scandire il tempo
che fuggirà con una pioggia di farina
sulle spalle, portandosi via
i miei rimpianti e le voci.
Attimi particolarmetne intensi in cui si ritorna indietro nel tempo soffermandosi su angoli della fanciullezza, impressi nella memoria, in cui i colori scintillano e il contorno
è invitante e affettuoso..ma il trascorrere del tempo ricondurrà alla realtà del momento che si vive….
Cara Moglie, hai fatto un lavoro stupendo. Lo dico con convinzione perché ho visto tutte le difficoltà che hai affrontato. Ti saluto con infinito affetto!!