Non un raggio di sole filtra
da questa rete di bruma spettrale,
garza bagnata sdraiata
tra la spiaggia e il lago,
lamentosa presenza tradita
da un beccheggiar di chiglie
nell’inconsistente porto.
Perdersi in questo vapore
lattiginoso,
cangiante ragnatela
sui capelli bagnati,
che la pelle assetata di ricordi
assorbe, e gli occhi,
sazi d’improvviso pianto.
S’incarna una darsena
coi suoi Navigli,
nebulizzando il respiro arcano
di una gioventù che non ritorna.
Tristezza e malinconia amiche e nemiche del tempo, inesorabile corre senza fermarsi… Bellissime le immagini evocate, sei una grande poetessa.
sensazioni malinconiche che provengono da un lago silenzioso ove, rispecchiando la propria immagine, si sente il peso del tempo…nel suo implacabile scorrere non lascia
adito a trascorsi attimi di spensieratezza…