Tracce di passi sporchi
dalle suole unte di sudore e di miseria
che non chiedono il prezzo
di un’accoglienza priva di amore e di rispetto
nel gelo di una città sonnolenta,
tra frammenti di vetro
e rifiuti di umanità abbandonata
alla ricerca del calore di un sorriso
rimbalzato dall’avorio dei denti
sul deserto dei sentimenti.
Orme braille lungo le strade di una memoria canaglia
seguono i binari in controluce del tranvai,
che sferragliando semina briciole di ricordi
sulla piazza rivestita di acre fuliggine e di smog,
mentre lo sguardo tradito osserva le aiuole incolte
di un giardino che la delusione ha rivestito
di desolata malinconia.
(I giardini dell’infanzia sono sempre rigogliosi e profumati… non cambiano, loro, nel ricordo di chi li ha amati alla follia…)
Milano, 16 gennaio 2011
Attimi del passato che riaffiorano in un ombroso binario incolto, rilasciando delle sensazioni inquiete, che non fanno che immergere in una dimensione malinconica dell’io,
desiderosa di attimi vivaci ed appaganti
Mi piace. ero presente. ciao Moglie!