Te ne sei andata in silenzio,
senza disturbare,
concedendomi l’ultima notte
per stringerti fra le braccia,
con il muso abbandonato
sfinito tra le pieghe del collo
assimilando le pulsazioni del cuore.
Soltanto poche ore d’agonia
con le pupille dilatate verso l’infinito
e la voce di lei che ti chiamava “Chicca”,
per guidarti verso l’altra sponda.
Una fugace incertezza della Morte,
indecisa se prenderti
o lasciarti ancora un po’,
poi l’ultimo sospiro,
mentre vedevo il volto di mia madre
specchiarsi nei tuoi occhi
che mi dicevano addio.
…quella cara miciotta, stanca ormai del suo peregrinare qui, ha raggiunto tua madre….
ma stai tranquilla ora è in buone e dolci mani e ha ritrovato la sua più profonda serenità
Che tristezza, è volata in cielo da Lei… Un abbraccio cara Marina.