Ho aperto con le dita
bagnate di pioggia
una lettera fragrante di fiori
intrecciati con parole profumate
di solitudine e di nostalgia.
Il mio è un silenzio accartocciato
su pensieri colorati d’inchiostro
simpatico, che non si svela
se non alla pazienza della fiamma,
che sa scovare tra la cenere
una favilla che possa riaccendere
un desiderio che non vuol morire.
Alcuni desideri sono veramente destinati a morire… perchè nel tentativo di riaccenderli
si rischia di ustionarsi in modo irreversibile….
Sempre originale il tuo poetare…
ti lascio la mia anima piena….non tilascio il mio corpo malandato lo propongo alato per lo
scambio di una nuova alla concessionaria del signore. Con un corpo nuovo ritorno da te
inserisco la mia anima come un autoradio e insieme a te, dama andiamo alla conquista
del mondo.